Sorgenti del Lys
Introduzione
Passeggiata panoramica, che raggiunge l'attacco del ghiacciaio del Lys. In caso di bel tempo il panorama è grandioso su tutto il gruppo del Rosa.
Descrizione
Lasciata l'auto sul piazzale di Stafal, prima di attraversare il ponticello, imboccare ciò che sembra una strada agricola sulla sinistra orografica del torrente, dove peraltro vi sono due paline indicative. Il sentiero inizia poche decine di metri più in su: ha subìto talvolta dei danni a causa dell'alluvione dell'ottobre 2000, ma è stato rimaneggiato ed i segnavia si sprecano in tutto un assortimento cromatico (anche se prevale il linguaggio valdostano del nero su fondo giallo).
La prima ora di cammino procede nel bosco e con una pendenza che definiremmo media, soprattutto in rapporto a quanto segue. Si raggiunge una graziosa valletta, chiusa da un lato dalla base della morena glaciale (ma ricoperta da erba) e dall'altro da un ripido costone che sale verso l'Hochlicht, ed i rifugi Mantova e Gnifetti ( 7c).
Il percorso numero (7) invece attacca diagonalmente la morena, diventando decisamente ripido per almeno un'ora, durante la quale si incontra sulla sinistra il bivio per le sorgenti del Lys. Il tracciato percorre la cresta, che dal lato non erboso è costituita da una profonda scarpata di terra e sassi, ampiamente erosa dalle precipitazioni. Talvolta anche il sentiero è stato "mangiato" e bisogna aggirare l'ostacolo scendendo lungo le tracce nell'erba (scivolosa).
Raggiunta quota 2700 m circa, la pendenza si addolcisce un po' e la morena disegna un ampio semicerchio che termina contro una ripida pietraia. All'inizio della stagione estiva la pietraia potrebbe essere ancora ricoperta di neve. Occorre quindi scegliere se procedere arrampicando sulle rocce alla sinistra del nevaio o tentare qualche passo per vedere se la neve "tiene" o se invece si sprofonda di continuo.
Supponendo che il caldo estivo abbia fatto il suo dovere, si cammina tra lo sfasciume, seguendo le tracce di sentiero e puntando di volta in volta gli ometti di pietre. Si supera così un primo costone, poi il terreno spiana un po' e, sempre neve permettendo, ci si dirige verso un ulteriore cucuzzolo roccioso, dove termina l'itinerario escursionistico.
In caso di tempo favorevole si godrà di un panorama sul ghiacciaio del Lys che spazia dal rifugio Quintino Sella (sulla cresta di sinistra, al Castore, Polluce, Naso del Lyskamm (proprio al nostro fianco), Piramide Vincent, fino alla capanna Gnifetti, perfettamente individuabile tra le rocce sulla destra.
Discesa lungo il medesimo itinerario.
Informazioni generali
Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:
Commenti
...non dimenticherò mai la bellissima gita alle sorgenti del Lys!!...la cosa che più mi ha colpita, è stato il continuo stupore che suscita quel paesaggio, mentre vai su ogni poco ti trovi di fronte un paesaggio che ti lascia senza parole e quando arrivi alle sorgenti, la vista del ghiacciaio così imminente, è un'emozione indescrivibile, che ho cercato di catturare nei miei innumerevoli rullini di foto!!..mi ha colpito molto di più del rif. Sella, perchè lì sei sul Rosa, ma essere proprio lì al cospetto del ghiacciaio è stata un'emozione ancora più viva!!...consiglio veramente di non sfuggire a questa gita naturalistica, che merita davvero di regalargli un po' di tempo e fatica!!!...un saluto a tutti!!
Dom 19 Set, 2004 12:18 pm
La fatica vale il panorama!!! Sembra di toccare il Rosa con mano!!! Non ci sono nè foto,nè riprese,nè tantomeno parole in grado di descrivere la maestosità del panorama di cui si gode! Nella valletta prima dell'ultima salita abbiamo visto anche almeno una ventina di marmotte!
Ciao, ci siamo stati ieri e merita davvero!!!
Siamo arrivati fino alla fine della morena e poi siamo scesi un pochino per la pietraia fino ad incontrare il ghiacciaio (che purtroppo continua a ritirarsi...).
Bello, bello... anche perche' in cielo non c'era una nuvola.
Peccato l'assenza di animali lungo il percorso (saranno stati in ferie..)
Consiglio vivamente di affrontare tutti e mille i metri di dislivello per arrivare a bordo ghiacciaio, anche se l'ultima parte richiede molta attenzione (la cresta e la pietraia non sono proprio belle da percorrere...).
Ciao ciao,
Raf
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