Monte Garzirola

Ritratto di Rita
Rita
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Difficoltà: 
WT2
Quota di partenza: 
1 050 m
Quota di arrivo: 
2 075 m
Dislivello: 
1 025 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h00'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Descrizione

Dalla frazione di Dasio, subito a sinistra, si trovano le indicazioni per il rifugio Garzirola all’ingresso di una comoda mulattiera a tratti lastricata ed a tratti sterrata. Dopo circa mezz’ora di cammino con pendenza abbastanza costante, tra boschi di faggio e rade betulle si arriva ad una bella chiesetta in pietra posta su una radura pianeggiante. Si prosegue nella faggeta ed alla successiva indicazione per il Rifugio Garzirola si svolta a sinistra. Dopo una decina di minuti, ad un tornante in cui si svolterà verso destra al di sopra del bosco, si trovano le indicazioni per il passo di San Lucio (1542 m) che si raggiunge in pochi minuti.
Al passo è possibile ammirare l’omonimo oratorio romanico, molto bello e caratteristico, affiancato da due rifugi posti a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, uno in territorio italiano e l’altro in territorio svizzero. Nelle vicinanze si trovano anche diversi segnavia svizzeri con indicazioni piuttosto discordanti rispetto a quelle italiane, ma certamente più realistiche se l’escursione è praticata in inverno.
Dal colle si può scorgere chiaramente la croce del monte Garzirola che sarà raggiunta senza percorso obbligato dapprima superando i numerosi dossi, poi seguendo i cippi e i vecchi reticolati di confine ed infine seguendo il crinale roccioso sotto il quale è posto il rifugio Garzirola. La vetta con grande croce a quota 2075 è in realtà l’antecima. La cima vera e propria (2116 m) si trova più a nord ed è raggiungibile per facili dossi.
Sia il rifugio Garzirola (1975 m) sia il rifugio San Lucio (1545 m) sono ex caserme militari della Guardia di Finanza poste sul confine italo-elvetico.
Dalla vetta si gode di un bel panorama sul lago di Lugano. La vista spazia dal Triangolo lariano alle Grigne, dal Badile ai monti ticinesi, nonché sulle cime della val Cavargna, tra cui primeggia il Pizzo di Gino, più lontano è visibile il costone del Bregagno ed il monte Grona. A sud sono riconoscibili i rocciosi Denti della Vecchia ed in lontananza i monti di Tremezzo.
Il ritorno si svolge lungo l'itinerario di salita.

Informazioni generali

Via: da Dasio
Segnavia: -
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: dicembre, gennaio, febbraio
Esposizione al sole: sud
Acqua: alla partenza, dopo 30' di fianco alla chiesetta, al passo di San Lucio

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Autostrada A9 per Como-Chiasso. Uscita Como nord. Seguire le indicazioni per Menaggio imboccando la SS340 (statale regina) che costeggia il lago. A Menaggio, prima di una galleria ma sempre sulla SS340, seguire le indicazioni per Porlezza, Lugano. Dopo 8 km svoltare a destra in direzione Val Cavargna e Carlazzo. Da Carlazzo proseguire verso la Val di Rezzo. Al cartello Val Rezzo, dopo il tornante, proseguire per qualche centinaio di metri fino alla frazione di Dasio dove è possibile parcheggiare a sinistra su un breve spiazzo presso una vasca con acqua corrente.
Attenzione
Nella Val di Rezzo la strada si restringe fino a diventare ad una sola corsia. Porre attenzione specialmente al ritorno, in quanto si possono incrociare altre auto.

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