Oltre le vette 2009: chiusura

da Sabato, 3 Ottobre, 2009 - 00:00 a Domenica, 11 Ottobre, 2009 - 00:00
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Alexander Huber chiude a Belluno una grande edizione di Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna.

Una magnifica serata dell’alpinista tedesco Alexander Huber ha chiuso domenica 11 ottobre al Teatro Comunale di Belluno la tredicesima edizione di Oltre le vette – Metafore, uomini, luoghi della montagna, manifestazione organizzata dal Comune di Belluno e con la direzione artistica di Flavio Faoro. Questa edizione, in particolare, è stata curata da Roberta Olivotto del Comune di Belluno e dai collaboratori Simone Favero e Marco Furmenti.
La rassegna, come è noto, ha proposto quasi trenta eventi in undici giorni, con una buona partecipazione di pubblico negli spazi e nelle sale pubbliche della città. Incontri con alpinisti, serate di cinema, conferenze e tavole rotonde, presentazioni di libri, mostre di pittura e di fotografia. Belluno si è trasformata in una grande vetrina dove sono state esposte opere d’arte, tendenze e performances culturali e sportive sui temi della montagna. La risposta del pubblico è stata senz’altro buona, con le sale dell’Auditorium Comunale, del Teatro, di Palazzo Crepadona (sede delle mostre) costantemente affollate. Una cronaca dei tanti eventi occuperebbe troppo spazio, ma va almeno segnalata la grande partecipazione e l’originalità della maratona di lettura – parte in italiano e parte in tedesco – del libro La parete, della scrittrice austriaca Marlen Haushofer. O la conferenza di Milena Dalla Piazza e Valerio Sani sulla loro grande traversata delle Alpi. Oppure, ancora, il convegno del Corpo nazionale del soccorso alpino e dell’associazione Penelope sulle migliaia di persone scomparse in Italia. Importante poi la giornata di studio, di alto livello, sulla frana del Tessina, in Alpago, con la partecipazione di molti studiosi e operatori tecnici, appuntamento organizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Angelini. Tra i convegni, da citare anche il grande livello di quello sulle grandi vie a piedi europee, i “Cammini dello spirito”, o la conferenza finale dell’astrofisico prof. Piero Rafanelli, con un importante coinvolgimento delle scuole.
Costante la partecipazione alle serate di cinema, con i due appuntamenti con le opere del TrentoFilmfestival e, soprattutto, con la proiezione del magnifico film di Ermanno Olmi l tempo si è fermato. Per l’alpinismo, molto interesse ha suscitato la figura di Severino Casara, sul quale è stato presentato il libro di Alessandro Gogna e Italo Zandonella Callegher e di cui è stato proiettato il film Cavalieri della montagna. Ancora per i libri, l’Auditorium non è bastato a contenere i bambini (e i loro genitori) co-autori del libro di Beatrice Da Vià suul Cammino delle Dolomiti, presentato con le musiche al pianoforte del giovane straordinario Paolo Fornasier, mentre l’Associazione premio letterario Giuseppe Mazzotti ha presentato con successo la ristampa di due volumi delle tante opere che Mazzotti dedicò alla montagna.
Quasi venti sono stati gli iscritti al laboratorio sull’orientamento nella natura senza mezzi tecnologici tenuto in tre giornate dal geografo e giornalista Franco Michieli, a dimostrazione della validità di proposte che consentono una partecipazione diretta del pubblico, non relegabile al ruolo di semplice spettatore.
Di grande successo anche la serata con l’alpinista trentino Elio Orlandi, e significativa la collaborazione di Oltre le vette con Cortina in croda, la manifestazione del Comune di Cortina d’Ampezzo che portato a Belluno una serata con gli Scoiattoli, a settant’anni dalla fondazione del gruppo alpinistico forse più famoso d’Italia. I loro maglioni rossi e le molte immagini della loro storia hanno riempito di colore il palco del Tetro Comunale.
Una vera folla ha accolto domenica l’arrampicatore tedesco Alexander Huber, famoso per le sue realizzazioni in arrampicata libera. La sua serata, l’ultima di questa edizione di Oltre le vette, è stata davvero un grande successo. Huber parla italiano, pur con qualche difficoltà, e il suo commento all’ora e mezza di magnifiche immagini e filmati è stato davvero coinvolgente per il pubblico, che ha spesso sottolineato con applausi le sue parole. Le sequenze della sua scalata free solo della via Hasse Brandler sulla Cima Grande di Lavaredo hanno davvero raggelato la platea, spaventata – oltre che ammirata – nel vederlo arrampicare slegato su una parete strapiombante di cinquecento metri. Memorabili anche le immagini della sua avventura in Antartide, con gelide scalate su pareti di granito di montagne dalle forme perfette. Alla fine, centinaia di persone lo hanno circondato per un autografo o una fotografia, a dimostrazione della grande popolarità e simpatia di questo scalatore.
Mentre le cinque mostre di Oltre le vette resteranno aperte fine al 18 ottobre, chiude così questa tredicesima edizione della rassegna, realizzata con mezzi davvero centellinati (anche se l’intervento di sponsor pubblici e privati – a partire da ENEL – ha dato un importante sostegno alle limitate risorse del Comune del Belluno). Soddisfazione dunque per organizzatori e direzione artistica: stimolo a continuare, certo, ma anche a riflettere sul destino di questa manifestazione, ormai “grande” per tradizioni e contenuto e da tempo pronta – con adeguati investimenti di idee e di mezzi - per far fare a Belluno un vero balzo di notorietà a livello nazionale.