#Tor14: 738 giganti sono partiti per una grande avventura

Domenica, 7 Settembre, 2014 - 10:00
0 votes
+
Vote up!
-
Vote down!

TOR DES GEANTS®: 738 GIGANTI SONO PARTITI PER UNA GRANDE AVVENTURA

  • Una straordinaria sfida nel cuore dei 4 giganti delle Alpi!
  • Una delle più alte vette dell’ENDURANCE–TRAIL nel MONDO
  • 330 km e 24.000 metri di dislivello
  • Lungo le Alte Vie della Valle d’Aosta

“Meno tre, due, uno...”. Alle dieci in punto termina il conto alla rovescia. Si aprono le “dighe” e un fiume colorato di persone scorre tra due ali di folla, tra le acclamazioni, gli applausi e qualche lacrima. E’ il momento culminante di una giornata ricca di emozioni. Courmayeur ha salutato con calore i 738 atleti al via: davanti a loro ci sono 330 km di fatica, paesaggi magici, incontri e avventure attraverso la Valle d’Aosta.
La mattinata è iniziata presto, con l’arrivo di atleti, accompagnatori e amici in piazza Brocherel. In prima fila un’allegra nuvola di palloncini bianchi segnalava la presenza dei ragazzi di Maratonabili, un’associazione di volontariato che si occupa delle persone affette da una malattia rara, la Lnd.
Campioni tra i campioni, hanno inaugurato l’edizione 2014 del Tor des Géants®. Carichi di entusiasmo, spinti dai volontari, hanno aperto la strada percorrendo un piccolo tratto del Tor, condividendo con atleti e pubblico un momento di festa. Un modo particolare e di grande effetto per sensibilizzare il pubblico e promuovere la ricerca.
Poco prima della partenza, è stato il momento di presentare i Top Runner, uno alla volta: a turno hanno salutato la folla, incoraggiati dai campanelli dei Beuffons, il colorato gruppo folkloristico di Courmayeur, prima di raggiungere la testa del corteo e posare per una foto di gruppo assieme ai ragazzi di Maratonabili. Pablo Criado, Oscar Perez, Francesca Canepa, Emilie Lecomte e gli altri diciotto top, gli stessi nomi scanditi ieri sera dallo speaker, al momento della consegna dei pettorali al Jardin de l’Ange. Un momento ad alta intensità emotiva, che ha anticipato la festa di oggi.
Sono venti i favoriti, uomini e donne provenienti da vari paesi del mondo, che in qualche modo rappresentano tutti i 738 runner del Tor. Ognuno porta con sé un bagaglio invisibile ma fondamentale, carico di storie, esperienze, motivazioni. Dopotutto, “Il Tor è un monumento alla volontà”, come ha detto ieri Oscar Perez, uno dei volti simbolo della gara, acconto da un’ovazione. Per i favoriti, oltre alle ambizioni da classifica c’è il desiderio di regalarsi un’avventura, un momento di “pur bonheur”, pura felicità, come ha sottolineato la giovane americana Emilie Lecomte, al momento di riceve re il pettorale. Per lei, come per gli altri Top Scott Jaime e Megan Hiks, è la prima partecipazione alla gara. Grandi applausi, dal pubblico, per gli eroi di casa: i valdostani “veri”, come Bruno Brunod, Francesca Canepa, Franco Collé, Giuseppe Grange, e quelli d’adozione, ovvero i campioni reduci dai Tor precedenti, che per molti valdostani, e soprattutto per i tantissimi volontari della manifestazione, sono come dei vecchi amici: Pablo Criado, Antoine Guillaux, Jules Henry Gabioud, Patrizia Pensa, Lionel Trivel, Christophe Lesaux, Nick Hollon, Emanuela Scilla Tonetti, Denise Zimmermann.
Nei prossimi giorni, assieme a tutti gli altri corridori, condivideranno un’esperienza di immersione totale nella natura, un’esplorazione dei propri limiti fisici e mentali. Ma intanto, tutti pensano al loro primo vero traguardo: arrivare alla base vita di Valgrisenche, la prima dopo la partenza, a 48 km da Courmayeur, entro le 5.00 di domani mattina.

Alle 14.00 sono già in 445 ad aver superato il punto di controllo di La Thuile. A guidare la corsa il valdostano Franco Collé, seguito da Paolo Rossi, pettorale numero 1046, outsider assoluto in mezzo ai big dell’edizione 2014. Seguono Lionel Trivel, Enrico Viola e Oscar Perez. Tra le donne, davanti c’è Francesca Canepa mentre molto più indietro la seconda tra le ragazze.
Di fronte a loro, due dei tratti più impegnativi del percorso: il Passo Alto (2857m) e il Col de la Crosatie (2829m), dove l’anno scorso, anche a causa di condizioni meteo particolarmente avverse, ha perso la vita il runner cinese Yang Yuan.
 

Un cairn in ricordo di Yang
A un anno dal tragico incidente che costò la vita Yang Yuan, la società Vda Trailers e la Regione Valle d’Aosta, tramite gli assessorati dell’agricoltura e del turismo, hanno portato a termine quel patto preso proprio a Courmayeur alla fine dell’edizione 2013 della gara: ricordare l’atleta cinese di 43 anni, che l’anno scorso scivolò poco dopo il Col de la Crosatie la prima notte di gara, attraverso le sue stesse parole di amore per la montagna e per il Tor des Géants®. Parole incise in 4 lingue (cinese, francese, inglese e italiano) in un cairn, il celebre “ometto della montagna”, posizionato sul luogo dell’incidente, lungo la discesa dal Colle de la Crosatie. L’opera è stata realizzata con il prezioso contributo della Sideuro srl e grazie alla collaborazione tra l’amministrazione regionale, i VDA Trailers, il Comune di Avise e la Sopraintendenza per i beni culturali.