Bivacco Pansera

Ritratto di Cai56
Cai56
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Difficoltà: 
F
Quota di partenza: 
1 990 m
Quota di arrivo: 
3 546 m
Dislivello: 
1 556 m
Tempo di salita o complessivo*: 
6h00'
Tempo di discesa: 
4h00'

Introduzione

Grandiosa gita di accesso alle cime più alte delle Alpi Retiche. Il percorso è al 40% su ghiacciai abbastanza tranquilli, solo l'ultimo pendio in vista del bivacco può essere leggermente indaginoso in stagione avanzata. Conviene anche stare a distanza di sicurezza dalle pareti nelle ore calde, vista la qualità non eccelsa della roccia di questi monti. Da evitare in caso di visibilità scadente. Fattibile e redditizia, ma faticosa, con gli sci.

Descrizione

Dal parcheggio in località Campo Moro 1990m si scende a varcare la prima diga lungo il suo piano superiore e, superata la casa dei guardiani, si imbocca sulla sinistra una pista ombrosa che scende ai piedi del muraglione. Di fronte, ben segnalato, sale il sentierino di accesso ai rifugi (Attenzione con neve!); con ripide svolte fra le cenge nel lariceto rado si monta fino ad un poggio boscoso. Da qui il sentiero rettilineo in falsopiano si avvicina lungamente ai Sette Sospiri: nome indicativo di una serie di impennate moreniche che si concludono al Rifugio Carate 2636m presso la Bocchetta delle Forbici. Da questa posizione il panorama è aperto sul bacino della Vedretta di Scerscen Inferiore con tutte le vette del gruppo del Gluschaint. Il sentiero, molto pietroso, percorre alla base il lato occidentale delle Cime di Musella e conduce in lieve discesa ad un laghetto glaciale di recente formazione; poco prima del lago, sulla sinistra, si notano i resti di uno strano monumento: si tratta delle strutture residue di un elicottero precipitato il giorno dell'inaugurazione dei voli Sondrio-Rif.Marinelli alla fine degli anni 1950. Il sentiero prosegue ad attraversare la valle varcando su tavole il torrente glaciale proveniente dalla Vedretta di Caspoggio; sull'altro lato comincia a risalire il promontorio roccioso a strette curve fino a sbucare sulla spianata dove è situato il Rifugio Marinelli-Bombardieri 2813m. Dal piazzale ci si dirige, seguendo i segni a vernice, lungo la traccia a sfasciumi instabili che porta al Passo Marinelli Occidentale 3050m (una conca sassosa recentemente abbandonata dai ghiacci); da qui si devia leggermente a destra su terreno glaciale (Attrezzatura idonea!) fino a superare la linea indefinita del Passo Marinelli Orientale 3120m. Si procede praticamente in piano sulla Vedretta di Fellaria Occidentale, parallelamente alle pendici del Piz Argent 3945m e del Piz Zupò3995 m; superato lo sperone sud-est di quest'ultimo, il ghiacciaio si impenna fra larghi crepacci fino al Passo del Sasso Rosso 3510m. A destra, stagliato contro il cielo, è a poche decine di metri il Bivacco Pansera. Oltre l' Altopiano di Fellaria si scorgono le Cime di Bellavista, i Pizzi Palù e, all'orizzonte, le Alpi Orientali. Per il ritorno, è necessario ripercorrere le proprie tracce fin nei pressi del Passo Marinelli Orientale, dove si fiancheggia verso SUD la Punta Marinelli e si segue la lingua meridionale della Vedretta di Fellaria Occidentale fino al suo termine. Si segue una traccia su terreno morenico (triangoli gialli dell'Alta Via della Valmalenco), dapprima abbastanza comoda, poi più ripida e sconnessa fino a raggiungere il visibile Rifugio Bignami 2401m. Su bel sentiero, panoramico verso il Pizzo Scalino, si scende al piano superiore della diga di Gera, che si attraversa e poi si abbandona lungo una ripida passerella di cemento. Da qui, lungo un tracciato carrozzabile sterrato aperto al traffico, si scende all'altezza del lago di Campo Moro, lo si fiancheggia e si torna al parcheggio.

Informazioni generali

Via: normale da Campo Moro
Segnavia: -
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: luglio, agosto, settembre
Esposizione al sole: sud
Pericolo Oggettivo: percorso con attreversamento di ghiacciaio
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Da Milano a Sondrio lungo le statali 36 e 38. Dal capoluogo, alla prima rotonda con fontana, si imbocca a sinistra la provinciale della Valmalenco e la si percorre tutta attraversando i paesi di Torre Santa Maria, Chiesa, Lanzada e Campo Franscia. Si prosegue diritto verso le dighe ENEL di Campo Moro e di Gera. Si parcheggia nei piazzali in corrispondenza del primo invaso.

Galleria fotografica

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