Bocchetta dei Lupi

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
6/10/2011
Difficoltà: 
T3
Quota di partenza: 
1 500 m
Quota di arrivo: 
2 316 m
Dislivello: 
816 m
Tempo di salita o complessivo*: 
6h00'

Introduzione

Gita interessante su percorsi pochissimo frequentati, non segnalati e da ricercarsi con attenzione sul terreno. Si tratta di antiche vie di comunicazione fra gli alti pascoli, ora abbandonati - come possono testimoniare i rari tratti di scalinate o di cenge adattate risparmiati da franamenti e valanghe. Sul versante di Valmadre spicca sul fondovalle la strada bianca di collegamento fra la Valtellina e Foppolo (BG) inutilmente aperta pochi anni addietro nella illusoria speranza di estendere il comprensorio sciistico bergamasco a pendii notoriamente battuti da estese valanghe.

Descrizione

Dal termine della strada nei pressi di Arale 1500m, in corrispondenza di una fontana, si prende il sentiero che risale il versante sinistro della valle in direzione della Baita Bianca 1624m; si prosegue attraversando il torrente su di una passerella di cemento e risalendo a tornanti il bosco successivo fino alla vasta piana della Casera di Porcile 1803m. Il sentiero, inizialmente parallelo ad un lungo muro a secco, si porta sopra una serie di balze radamente boscate fino all'isolata Baita Lares 1900m: qui si presenta un bivio che oltrepassiamo verso sinistra. Con un ampio giro ancora verso sinistra (splendida scalinata naturale) si raggiunge la baita di Q 2005m nei pressi del primo Lago di Porcile ("Laach Pinìi"), seguito - a pochi metri di dislivello - dal secondo lago di Porcile ("Laach Grand"). Da qui è già ben visibile lo stretto intaglio della Bocchetta dei Lupi 2316m: risalendo nel pascolo molto sassoso, oltrepassata la "Baita di Lüf a volt" 2160m, una serie di ripidi tornanti conduce fino all'angusto valico di confine con la Valmadre. Un tratto di sentiero scosceso e franoso fa perdere quota rapidamente e quindi - tornato su terreno facilmente praticabile - si accosta ad un laghetto senza nome che precede la baita di Q2177m.[Sul fondovalle è visibile un alpeggio con agriturismo]. Da qui in avanti le segnalazioni terminano e il sentiero è solamente una vaga traccia visibile a tratti. Dalla baita conviene osservare con attenzione il versante da percorrere in attraversata in direzione nord: oltre uno scolo di acque, una frattura franosa suborizzontale è il sentiero da seguire, e va raggiunto tramite tracce di animali. Oltrepassato un dosso, si entra in una pietraia (traccia di passaggio verso l'alto) e si raggiungono i ruderi di due baite; si prosegue in una sorta di valletta un poco verso sinistra fino ad un ripiano: scegliendo il percorso migliore fra blocchi e pascolo ripido ci si porta al punto più basso del crinale soprastante, Passo di Dordonella 2320m. Tornando quindi sul versante di Val Tartano, il percorso si fa più evidente: dopo la prima ripida e sassosa discesa, si segue una valletta paludosa con muretti di limite dei pascoli ("Bàrek") fino alla "Baita de Scima" 2175m. Attraversando il torrente si sale su di un terrazzo erboso ("Züch") al culmine della Valle di Dordonella; da qui è evidente il proseguimento del percorso. In successione lungo una diagonale discendente a sinistra si oltrepassano una baita isolata e un lungo stallone per poi raggiungere le costruzioni dell'abbandonata Casera di Dordona 1989m. Dai pascoli antistanti si scende un tratto per la massima pendenza fra radi cespugli di ontano: dove la vegetazione si infittisce compare un bel sentiero che serpeggiando a tornanti perde rapidamente quota. All'altezza della visibile Baita Corna 1785m si guada di nuovo il torrente e, tramite un sentierino franoso esposto, la si raggiunge. Scendendo come meglio possibile nel ripido pascolo sottostante, si va ad intercettare il percorso di salita presso la Baita Bianca 1624m. Da qui, in breve, al parcheggio lungo il sentiero di andata.

Informazioni generali

Via: da Tartano
Segnavia: bolli bianco/rossi
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Pericolo Oggettivo: orientamento complesso
Esposizione al sole: nord
Tratti esposti: nessuno
Acqua:

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; si prosegue in direzione di Sondrio fino a poco oltre il viadotto sul torrente Tartano, dove si imbocca sulla destra la provinciale per la Val Tartano. Si raggiunge il villaggio di Tartano e lo si oltrepassa seguendo sulla sinistra la stradetta della Val Lunga fino al suo termine (dove retroverte per raggiungere le contrade a monte). Ampie possibilità di parcheggio a bordo strada.

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