Grand Collet
Introduzione
Classico e molto frequentato itinerario del Parco Nazionale del Gran Paradiso fra marmotte, stambecchi e camosci. L'itinerario si inoltra inizialmente nel vallone de Seyvaz, poi risale a destra alla larga depressione del Grand Collet e, aggirando la Pointe de la Roley, scende al bucolico Plan de Nivolet completandosi con una ripida discesa dalla Croix de la Roley al punto di partenza. Per quasi tutto l'itinerario si ha un magnifico panorama sul gruppo del Gran Paradiso.
Descrizione
Dal parcheggio (1960m) inoltrarsi verso il ponte sul torrente Savara, accanto al casotto dell'ufficio informazioni in località Pont. Giunti presso il ponte, senza attraversarlo, svoltare a destra lungo la larga pista che costeggia il greto del torrente
(Nota: in alternativa si può procedere sul versante idrografico destro percorrendo parte della strada per il Rifugio Vittorio Emanuele II, ritornando sul versante idrografico sinistro con il ponte presso la stalla a quota 1991m).
La pista, tenendo alla destra il Camping Pont Breuil, si inoltra verso la testata della valle. In 15-20 minuti si arriva presso un altro ponte che collega le piste sterrate dei due versanti idrografici (sul versante opposto notare una lunga stalla). Preso il sentiero di destra, segnavia , ci si alza fra erba e massi fino ad una fascia di rocce. Si procede ora di nuovo verso il fondovalle con in fronte il Glacier du Grand Etret. Segue un tratto in decisa salita ed un altro di modesta pendenza fino alla croce che precede il balcone panoramico sul Gran Paradiso dell'alpeggio di Seyvaz (2364m, 1h15'). A monte delle costruzioni la traccia risale il pendio di erba e massi, attraversa una zona attrezzata con corda, raggiunge un'altra fascia di rocce e conduce ad un piccolo pianoro. A svolte si risale la vallecola successiva. Segue un tratto su una scala di gradini sconnessi ed uno successivo su gradini ricavati con tondini metallici. Raggiunto un altro pianoro, in vista del Grand Collet, si rimontano alcune rocce su un'ultima rampa di scalini metallici e si guadagna la base della barriera di detriti rossastri che precede il colle. Una ripida salita a svolte e si è al Grand Collet (2832m, 2h35').
Si suggerisce di rientrare con un largo giro verso il Plan de Nivolet. Si scende il versante opposto fino ad un pianoro cosparso di laghetti e stagni. Raggiunto il bordo occidentale dell'altipiano, con grandi panorami sul Plan de Nivolet, la traccia scende a traversare un impluvio e poi cala a svolte all'alpeggio Grand Collet (2409m, 0h50'). Tenendosi sulla destra, presso una grossa roccia montonata, ci si affaccia al sentiero principale, segnavia , del Plan de Nivolet. In piano, a destra delle numerose anse della Dora de Nivolet, si procede, anche fra qualche tratto acquitrinoso, fino a raggiungere alcune rocce montonate. Alternando saliscendi di rocce e pianori si arriva, visibile fra i cavi di un elettrodotto, al cospetto della Malga Turin (o Teureun) ed alla cascata del torrente che scende da Plan Borgnoz. Qualche minuto ancora e si è presso la Croix de la Roley (2313m, 1h30'), belvedere sul Gran Paradiso, Tresenta e Ciarforon. Nei pressi della croce un tavolino ed alcune sedie ricavate da tronchi sono un ottimo punto di sosta. Dalla croce una bella mulattiera scende ripida verso il fondovalle. Giunti in prossimità del torrente, si svolta a destra ad entrare in un bosco di larici e con un'ultima discesa e si è al parcheggio di partenza (1952m, 2h15').
Informazioni generali
Via:
Segnavia: -
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato:
Pericolo Oggettivo:
Esposizione al sole:
Tratti esposti:
Acqua:
Riferimenti bibliografici
- Luca Zavatta, Le valli del Gran Paradiso e la Valgrisenche, L'Escursionista Editore, Rimini, 2003
- Valsavarenche Gran Paradiso, Carta dei sentieri foglio 9, 1:25000, L'Escursionista Editore, 2009
Commenti
dal piano del nivolet, se si ha tempo, si potrebbe risalire una parte del vallone del Meyer, vallone che merita una visita: ancora molto selvaggio e in cui si trova moltissima fauna, con possibilità di fare foto con il Gran Paradiso sullo sfondo. è un vallone molto amato dal noto fotografo di montagna, Michele Vacchiano, che mi ha fatto scoprire questo angolo di paradiso, e che ha immortalato con la folding in molte sue foto!
Allora mi tocca preparare la relazione del Col des Manteaux! Ci sono stato lo scorso anno: bellissimo!!!
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