Piz Grevasalvas

Ritratto di Rita
Rita
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Data rilievo: 
5/02/2011
Difficoltà: 
WT3
Quota di partenza: 
1 800 m
Quota di arrivo: 
2 932 m
Dislivello: 
1 032 m
Lunghezza*: 
12.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
4h00'
Tempo di discesa: 
2h30'

Introduzione

Il Piz Grevasalvas, assieme al Piz Lunghin, costituisce una splendida meta scialpinistica in Alta Engadina. Il percorso si sviluppa in direzione nord-ovest partendo dal versante nord del lago di Sils e regala panorami incantevoli sul lago e sulle vette del gruppo del Bernina, della Val Bregaglia e sulle pareti nord del Pizzo Badile e del Cengalo. La quota elevata suggerisce la primavera come periodo ideale, ma negli inverni in cui la neve è scarsa l’ottima esposizione la rende perfetta anche a gennaio-febbraio.
Da effettuarsi comunque previo accertamento di situazioni di completa stabilità del manto nevoso.

Descrizione

Dal parcheggio si risale il bosco dietro le case di Plaun da Lej per uno stradello a tornanti. Si supera un ponte voltando a destra e, usciti dal bosco e percorso qualche altro tornante, si raggiunge il bucolico villaggio di Grevasalvas (1941 m) che fu ispirazione alla scrittrice Johanna Spyri nell'ambientare la favola di Heidi. Il villaggio è posto su una bellissima terrazza sulla quale incombe il frastagliato Piz Lagrev (3165 m).
Superato il villaggio si risale in direzione ovest un pendio abbastanza ripido. Ci si porta presso una baita (Alp) da cui ci si alza su grandi dossi fino a un falsopiano. Si prosegue a sinistra in direzione di un avvallamento che si percorre sulla destra. Segue un lungo e ripido traverso (più adatto agli sci che alle ciaspole) oltre il quale si sale decisamente a destra su un salto che conduce al pianoro sul quale è posto il Lej Nair (2456 m). Passato questo secondo avvallamento si punta ancora a sinistra (nord-ovest); si risalgono altri grossi dossi fino ad arrivare ad un secondo ripido traverso che adduce al colletto a quota 2839 m. Con le ciaspole è preferibile evitare questo tratto e risalire invece verso destra per raggiungere la cresta un po’ innevata e un po’ rocciosa, ma comunque facile e sicura. Guadagnato il colletto si piega a nord e si risale l’ampio pendio innevato fino alla cima (2932 m) dalla quale il suggestivo panorama ripaga dalla fatica.

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica

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